Tempo dopo l'Epifania

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Pillole di liturgia


Riprendendo un dato significativo della tradizione della Chiesa di Milano, il Lezionario ambrosiano riporta le domeniche e le settimane successive all’Epifania nella logica del Mistero della Incarnazione. 
Il Tempo dopo l’Epifania, in ragione della data della Pasqua e, conseguentemente, della data della Domenica all’inizio di Quaresima, ha una durata flessibile, da un minimo di 5 domeniche (e settimane) a un massimo di nove. Le ultime due, qualunque sia il numero complessivo di un dato anno, non vanno mai omesse, perché orientate alla Quaresima che sta per iniziare. Per tutto questo tempo il colore liturgico dei paramenti è il verde. 
Per un massimo di sei domeniche a partire dalla seconda, oggetto dell’annuncio biblico sono le «epifanie» o «manifestazioni» della gloria dell’Unigenito dal Padre, cioè i segni compiuti da Cristo che, dopo il Battesimo al Giordano, «ne vengono manifestando la messianicità e la divina signoria». 
Si inseriscono bene, nel quadro delle domeniche dopo l’Epifania, la festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, fissata all’ultima domenica di gennaio, e la Presentazione del Signore (2 febbraio) che, quando cade in domenica, si apre con la celebrazione vigiliare vespertina.

 

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